Nell’era di internet e del turismo low cost, quando il mondo, tutto il mondo, sembra a una manciata di minuti da noi pronto a essere guardato e toccato, in mezzo alla folla attrezzata di fotocamere per catturare nient’altro che uno scatto di cartoline già viste e pesante, di souvenir riportati a casa come trofei, giungono, inaspettate, delle domande.
Esiste ancora il viaggio? E che cos’è il viaggio, chi è il viaggiatore? Chi è l’esploratore?
Una persona che esplora un'area sconosciuta, questa è la definizione di esploratore. Non si fa menzione di titoli fantasiosi o di grandi spedizioni, nessuna restrizione basata su età, sesso o religione. Per essere un esploratore tutto ciò di cui si ha veramente bisogno è la curiosità di scoprire mondi al di fuori del nostro. Explorer perché non bisogna mai accontentarsi del luogo dove si è arrivati e dei viaggi che sono stati fatti, c’è sempre qualcosa da scoprire che possa migliorare o aprire nuovi orizzonti e nuove prospettive.
Questa è la nostra attività preferita, andare alla ricerca di cose nuove, di persone nuove e di nuovi contesti da conoscere a fondo.
Nel nostro primo viaggio in Kenya nel 1972, tra le immense distese della savana e le tribù indigene di terre inospitali, è sbocciato il nostro spirito di andare in direzioni mai viste prima che per il mondo, allora conosciuto, sembravano impraticabili.
Essere un Explorer richiede una buona dose di immaginazione e la voglia di cambiare spesso punti di vista. L’esplorazione di nuovi luoghi implica l’accettazione del diverso come una fase costruttiva del proprio percorso. Le differenze sono formative e devono essere accettate e, anzi, devono essere comprese in tutti i suoi aspetti. Esplorare, implica la possibilità di sbagliare strada, ma permette di scoprire cose sconosciute e vedere spazi inaspettati in cui andare a ricercare direzioni ignote e sentimenti da percorrere. Per tornare, certamente: perché del viaggio fa parte anche il ritorno, non ricchi di cose ma ricchi di diversità, della diversità che dona un senso all’essere partiti.
La scoperta rappresenta il principio fondamentale che guida la nostra passione sia in termini di organizzazione di viaggi, sia in termini di relazione con i nostri clienti viaggiatori da quasi 50 anni. Affinché tutto questo accada, però, è necessario essere un Explorer.